Settore No-profit

Misure adottate per il settore no-profit contro il riciclaggio e finanziamento del terrorismo

L’Agenzia di Informazione Finanziaria (AIF) intende dedicare questa sezione del sito ad informare il settore no-profit (Fondazioni, Associazioni ed altri enti) sui possibile rischi di abuso per scopi illeciti, in particolare per operazioni finalizzate al riciclaggio oppure al finanziamento del terrorismo.

Al riguardo si deve fare riferimento alla Raccomandazione 8* del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI/FATF) e relativa nota interpretativa, nonchè a un documento denominato “Best Practice Paper”, i quali invitano gli Stati ad adottare misure legislative, regolamentari e di vigilanza finalizzate a salvaguardare il settore no-profit da eventuali abusi illeciti.

Fin dagli anni 2000 il GAFI/FATF ha prodotto numerosi documenti che evidenziano il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo con riferimento al settore no-profit tra cui:

c) FATF Terrorism Financing Report 2008;
d) FATF Freezing of Terrorist Assets: International Best Practices 2009;

e) FATF Report on Money Laundering Typologies 2003-2004 (Sezione II);
f) FATF Report on Money Laundering Typologies 2000-2001 (Sezione I).

L'AIF ha predisposto in italiano il contenuto della Raccomandazione 8 e la relativa Nota interpretativa per facilitare la comprensione di detti documenti.

 
Nella Repubblica di San Marino sono attualmente in vigore le seguenti misure:
- Per le Associazioni la Legge 16 giugno 2016 n. 75
- Per le Fondazioni la Legge 1 luglio 2015 n. 101
 
A tali misure corrispondono specifici obblighi per le Associazioni e per le Fondazioni come riportato nelle sezioni sottostanti.
 
 

*Raccomandazione GAFI 8. Organizzazioni senza scopo di lucro (Enti No profit): I paesi devono rivedere l’adeguatezza delle proprie leggi e regolamentazioni pertinenti alle attività suscettibili di essere abusate per il finanziamento del terrorismo. Le organizzazioni senza scopo di lucro sono particolarmente vulnerabili ed i paesi devono assicurare che esse non vengano utilizzate:

(a) da organizzazioni terroristiche che si presentano come enti legittimi;

(b) per servirsi di enti legittimi come canali per finanziare il terrorismo, e anche per sfuggire a misure di sequestro dei beni;

(c) per celare o nascondere la destinazione clandestina di fondi, intesi per scopi legittimi, a organizzazioni terroristiche.

Obblighi per le Associazioni

Per quanto riguarda le Associazioni, si riporta il testo dell’art.25 c.4 della Legge 16 giugno 2016 n. 75 ‘Disposizioni in materia di associazionismo e volontariato‘:

Tutte le tipologie associative individuate dall’articolo 2 della presente legge sono tenute a:

a) richiedere al Comitato di Controllo l’autorizzazione ad accettare dazioni, conferimenti, assegnazioni, elargizioni, sponsorizzazioni, liberalità comunque denominate o donazioni di beni mobili, il cui valore sia, con un’unica operazione o con più operazioni collegate al medesimo soggetto anche frazionate tra loro superiore a euro 25.000,00 annui con le modalità e procedure di cui all’articolo 50 della Legge 1 luglio 2015 n.101 “Legge sulle Fondazioni”;

b) richiedere al Comitato di Controllo l’autorizzazione per l’apertura di conti correnti all’estero o comunque per l’instaurazione e/o l’esecuzione di rapporti bancari, finanziari e assicurativi con soggetti autorizzati esteri con le modalità e procedure di cui all’articolo 51 della Legge 1 luglio 2015 n.101 “Legge sulle Fondazioni”;

c) richiedere al Comitato di Controllo l’autorizzazione per l’intestazione di beni immobili siti all’estero con le modalità e procedure di cui all’articolo 52 della Legge 1 luglio 2015 n.101 “Legge sulle Fondazioni”;

d) richiedere al Comitato di Controllo l’autorizzazione ad acquistare a qualunque titolo un bene mobile del valore superiore a euro 25.000,00;

e) richiedere al Comitato di Controllo l’autorizzazione a procedere alla fusione ed alla scissione con altre associazioni;

f) fornire, a semplice richiesta del Comitato di Controllo o dell’Agenzia di Informazione Finanziaria per le funzioni alla stessa attribuite dalla Legge 17 giugno 2008 n.92, la registrazione dei dati e delle informazioni relativi ai finanziamenti e ai fondi ricevuti e al loro utilizzo;

g) depositare annualmente presso il Comitato di Controllo il bilancio ed il prospetto “Finanziamenti ed Impieghi riassuntivi”, come da Allegato “B” della Legge 1 luglio 2015 n.101 “Legge sulle Fondazioni”;

h) fornire a semplice richiesta del Comitato di Controllo e all’Agenzia di Informazione Finanziaria ogni informazione e/o documentazione attinente alla gestione, amministrazione ed anche all’impiego delle risorse dell’associazione.

Per agevolare gli adempimenti di cui al superiore punto g), il Comitato di Controllo sulle Fondazioni e Associazioni ha predisposto il seguente documento::

“Prospetto Finanziamenti ed impieghi riassuntivi” => formato word - formato excel

Obblighi per le fondazioni

La Legge 1 luglio 2015 n.101  (Legge sulle Fondazioni) ha introdotto nuovi obblighi per le fondazioni sammarinesi.  In forza a tale disposto, esse infatti devono, tra le altre cose:

- provvedere alla registrazione dei dati e delle informazioni relativi ai finanziamenti e ai fondi ricevuti e al loro utilizzo. I dati e le informazioni e la relativa documentazione devono essere conservati per almeno cinque anni dalla data di ricezione del finanziamento o dall’esecuzione dell’operazione di utilizzo dei fondi. Tali dati ed informazioni devono essere forniti, su richiesta, al Comitato di Controllo ed all’AIF per le funzioni alla stessa attribuite dalla Legge 17 giugno 2008 n.92 e successive modifiche. A tal fine è utilizzato il prospetto “Finanziamenti ed Impieghi dettagliati”, conforme a modello adottato dal Comitato di Controllo con propria deliberazione;

- depositare annualmente presso il Comitato di Controllo il bilancio ed il prospetto “Finanziamenti ed Impieghi riassuntivi”, conforme a modello adottato dal medesimo Comitato di Controllo con propria deliberazione;

-rifiutare qualsiasi dazione, conferimento, assegnazione, elargizione, sponsorizzazione, liberalità comunque denominate o donazioni di beni mobili da persone fisiche e/o giuridiche che abbiano la residenza in uno dei paesi non collaborativi, sottoposti a monitoraggio, rientranti nell’elencazione divulgata ed aggiornata AIF;

-fornire a semplice richiesta del Comitato di Controllo dell’AIF ogni informazione e/o documentazione attinente alla gestione, amministrazione ed anche all’impiego delle risorse della fondazione per l’adozione dei provvedimenti di rispettiva competenza;

-conservare per almeno cinque anni e tenere a disposizione del comitato di controllo e dell’AIF l’elenco delle transazioni nazionali ed internazionali al fine di verificare che i fondi siano stati impiegati in conformità alle finalità ed agli scopi istituzionali contenuti nell’atto costitutivo e nello statuto;

-rifiutare somme e dazioni di denaro contante che, con un'unica operazione o con più operazioni collegate al medesimo soggetto, superino l’importo annuo di euro 1.000,00(mille/00) se non per il tramite di un soggetto autorizzato all’esercizio delle attività riservate di cui alla Legge 17 novembre 2005 n.165 e successive modifiche e con il limite di cui alla lettera n);

- effettuare pagamenti per contanti non superiori ad euro 1.000,00 (mille/00) se non per il tramite di un soggetto autorizzato all’esercizio delle attività riservate di cui alla Legge 17 novembre 2005 n.165 e successive modifiche e con il limite di cui alla lettera n);

Il Comitato di Controllo di cui all’articolo 42 della Legge 1 Luglio 2015 n.101, organo di vigilanza sulle fondazioni, collabora con AIF, nello svolgimento di una serie di attività  finalizzate alla prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo nel settore.

Per agevolare gli adempimenti previsti per legge, il Comitato di Controllo sulle Fondazioni e Associazioni ha predisposto i seguenti documenti:

“Prospetto Finanziamenti ed impieghi dettagliati”  => formato word - formato excel

“Prospetto Finanziamenti ed impieghi riassuntivi” => formato word - formato excel

Rilevazioni di settore

La Repubblica di San Marino è caratterizzata una fervente attività nel settore no-profit, in particolare tramite associazioni di diversa natura e finalità che numericamente appaiono rilevanti in rapporto alla popolazione residente.

Proprio per il ruolo vitale che le associazioni ricoprono all’interno del sistema economico e sociale del paese, alla luce dei fenomeni di sfruttamento e abuso delle cosiddette Non Profit Organisations (NPO) per scopi terroristici, che si sono registrati negli ultimi  anni nel mondo, in linea con i più recenti standard internazionali in materia, San Marino ha inteso rafforzare il proprio impegno nell’intraprendere tutte le azioni utili a proteggere il proprio mondo associativo da tale possibile minaccia.

Pertanto, al fine di approfondire la conoscenza del sistema associativo sammarinese, tramite dati sempre aggiornati l’Agenzia di Informazione Finanziaria, in stretta collaborazione con le istituzioni, ha intrapreso ricognizioni generali periodiche del settore non profit di San Marino.

Obiettivi di tale attività, soprattutto quella più recente, sono stati quelli di pervenire ad una valutazione della esposizione al rischio del settore associativo sammarinese e di individuare, in maniera il più possibile precisa,  quegli enti che – in assenza di una specifica disposizione normativa – potessero essere ricondotti alla categoria di “organizzazioni non profit” secondo le definizioni del GAFI[1], ovverosia quegli enti che, in via prioritaria, svolgono una attività di raccolta fondi e distribuzione degli stessi per finalità solidaristiche o umanitarie, perlopiù rivolte all’estero; attività che, per loro natura, risultano più esposte al rischio di finanziamento del terrorismo.

Attraverso lo strumento del questionario, sono state acquisite informazioni sulla forma associativa, sulla struttura degli organi di autogoverno, sulle risorse economico-finanziarie, sull’eventuale attività con i paesi considerati a rischio, nonché sulla conoscenza della normativa, sulla prevenzione e sul contrasto del riciclaggio e del terrorismo e delle contromisure adottate.

  [1] A legal person or arrangement or organisation that primarily engages in raising or disbursing funds for purposes such as charitable, religious, cultural, educational, social or fraternal purposes, or for the carrying out of other types of “good works”.

Documenti allegati: